La vita con un bimbo è piena di sorprese. Per loro tutto è nuovo, e, se lo osservi bene, lo diventa anche per te!Ho sempre pensato di tenere un diario di Riccardo che cresce, questo vuole diventare la cronaca delle sue scoperte, delle sue birbonate e dell'amore che da e che riceve.
Domenica, a pranzo dai miei, scoccano le due e Riccardo reclama le sue ore di sonno. Lo prendo in braccio e con mia mamma saliamo al primo piano verso la mia ex camera (ora di diritto la camera di Riccardo) dove c'è il suo lettino. Io mi siedo su una sedia mia mamma sul mio ex letto, Riccardo con il visino appoggiato al mio seno. Mamma e Nonna iniziano a cantare: "Fai la ninna fai la nanna bel bambino della mamma..." Mi sono commossa, le voci di due generazioni che si uniscono per far addormentare la terza generazione. E' stato un momento molto bello.
Traendo ispirazione da Mammafelice, mi sono buttata nel mondo delle carte tematiche. Ne ho create di mie personali ed ora le pubblico nel caso qualcuno fosse interessato ad usarle. Mi sono concentrata sui cibi. Le carte, in formato pdf, si scaricano al seguente indirizzo (password: carte):
Per plastificarli in casa senza comprare una plastificatrice si trovano diversi metodi in giro, ne propone uno mammafelice, e una variante mom@work. Io ho trovato il mio metodo: ho comprato della carta per plastificatrice, 25 fogli A4 a circa 8 euro. Sono fogli doppi, quindi si aprono e si mette il foglio stampato in mezzo. Poi bisognerebbe passarli nella plastificatrice che scaldando scioglie la colla e plastifica! Io ho usato il ferro da stiro! Alla temperatura minima, mettendo sopra un panno di cotone ho passato il ferro con molta cura, stando attenta a non creare bolle. E' più facile a farsi che a dirsi. Vengono benissimo e con una passata faccio fronte e retro! Poi le taglio e sono pronte! Nei file pdf che ho pubblicato l'ultima pagina è da usarsi come retro delle carte, se piace. Basta prima stampare tute le pagine con le foto, poi mettere i fogli stampati al contrario nella stampante e lanciare solo l'ultima pagina. Vengono benissimo anche col fondo bianco. Ecco qua il mio piccolo contributo al meraviglioso mondo delle carte tematiche.
Dall' ultimo disco di Cisco (Stefano Bellotti) "Il Mulo":
Ragasol vin chè svein a ascultèr A gh'è na roba c'a t'ò da cuntèr Du tri quel cat voi fèret saver E dla tera e dal noster paes L'è la tera ch'i an fat i to non Col sudor e'd la schina e di bras Fili ed piopi in dla basa col fiomm L'è la tera c'l'aspèta i to pas
Càl donì e chi òm s'an insgnèe C'à'n ch'è gninta c'a'n s'posa mia fèr I l'an vlu i gh'an pruvèe i a'n lutèe Per catèr al so pcàun ed libertè Quel ch'i an fat, i l'an fat tòt insèm Per dères forsa e per fères curag Chè la ginta la san stères asvèin In d'la tèra c'l'aspèta i to pas
Ragasol questa tera l'è too Tòla in mann c'l'è arivèe al to mumèint E a me spèr che te a'g posa zugher E girerla in longa e in lerga cunteint Ting a drè e portla deinter al to còr L'è na ca, l'è n'olom, l'è un vias Fora un pèe, fora c'l'eter e via andèr Per la tèra c'l'aspèta i to pas
Bambino vieni qui ad ascoltare C'è una cosa che devo raccontarti Due o tre fatti che ti voglio fare sapere Della tua terra e del nostro paese E' la terra fatta dai tuoi nonni Con il sudore della schiena e delle braccia I filari di pioppi nella bassa con il fiume E' la terra che aspetta i tuoi passi
Le donne e gli uomini ci hanno insegnato Che non c'è nulla che non si possa fare L'hanno voluto ci hanno provato e hanno lottato Per trovare il loro pezzo di libertà Quello che hanno fatto l'hanno fatto insieme Per farsi forzae darsi coraggio Qua la gente sa starsi vicina Nella terra che aspetta i tuoi passi
Bambino questa terra ora è tua Prendila in mano che è arrivato il tuo momento E io spero che tu ci possa giocare E girarla tutto contento Abbine cura e tienila dentro al cuore E' una casa, un olmo, un viaggio Fuori un piede fuori l'altro e via andare Per la terra che aspetta i tuoi passi
Quando ascolto questa canzone mi commuovo, perchè tocca nel profondo, nel profondo amore per mio figlio e la mia terra. Sono esattamente le parole che vorrei dirgli io, con lo stesso amore e la stessa dolcezza.
Ad un mese dal parto iniziai a leggere libri sulla crescita dei bambini, iniziai con un classico Piero Angela (mio idolo sin da piccola), per poi passare diverse altre letture. Un solo grande cruccio, poco materiale sul metodo montessori. Certo tutti i suoi libri si trovano, ma una "guida" no. Poi vado in libreria a cercare un libro sull'uso del vasino, siamo in piena fase "mi scappa la pipì" e mi imbatto in questo libro. Lo sfoglio e lo compro di filato. Ne ho letto solo una parte. La mia reazione davanti a questi libri è, di primo acchito, di frustazione. Non sarò mai la mamma del metodo Montessori, e la mia autostima di genitore vacilla. Il capitolo che mi mette più in crisi è quello sul "tenere tutto in ordine", "ogni cosa al suo posto". Io sono disordinata, non c'è pezza, scampo o salvazione... Quindi mi sento una madre snaturata, come posso sgridare il pargolo se non mette le cose a posto, quando mi devo fare violenza per raccogliere qualcosa che mi cade? Beh... come sempre in questi momenti di crisi mi metto in gioco, mi siedo faccia a faccia con me stessa e cerco di uscirne. Anche in questo caso ho valutato la situazione, la casa mi sta piccola, ma per ora stiamo qua, comunque le cose possono migliorare... e sono migliorate. Non dico di avere la casa luminosa e perfettamente allineata delle foto del libro, ma ho fatto un passo avanti. Ogni tipologia di giochi ha la sua cesta, ho stilato una lista lunga un metro di cose da comprare all'Ikea per migliorare la casa, e ho la fortuna di avere un figlio che ha preso il senso dell'ordine da nonna e babbo e non da me! Ora che ogni gioco ha la sua cesta, Riccardo mette in ordine... da solo!
Tornando al libro, è veramente ben fatto. Superata la fase frustazione, me lo godo molto di più adotattando sempre il solito motto: "Faccio dove arrivo, ma sempre del mio meglio" E devo dire che siamo una famiglia felice anche se un po' in disordine!