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lunedì 23 marzo 2009

Scatti di crescita

Settimana scorsa siamo stati ad un concerto, quindi Riccardo è rimasto a dormire dai nonni. Questa cosa mi ha imparanoiata per almeno 15 giorni. Ero angosciata dall'idea che si svegliasse cercandomi e non mi trovasse, certo ci sarebbero stati i nonni a coccolarlo e calmarlo. Però temevo che le notti seguenti sarebbero state di veglia per coccolare il piccolo a cui era tornata la famosa "paura dell'abbandono".
Eppure sono andata al concerto, ne avevo bisogno io, e il rapporto di coppia con mio marito.
Mi sono divertita molto e in più c'è stato un altro risvolto positivo.
Questa esperienza per Riccardo ha rappresentato un momento di crescita molto importante.
Quando, domenica mattina, sono andata a prenderlo ha realizzato in tutta la sua totalità che "mamma torna".
A noi sembra banale, per lui è stato un momento importantissimo.
Ora non piange più la mattina quando vado a lavoro, ma mi saluta contento e mi manda i bacini, perchè sa che "mamma torna".
La consapevolezza della sua crescita mi commuove ogni volta, sta diventanto grande, ed è meraviglioso.
Una bella persona che ho conosciuto recentemente mi ha detto: "Ringrazio Dio ogni giorno per l'opportunità che mi ha dato di essere mamma." Non credo in Dio ma capisco appieno questa frase.

martedì 10 marzo 2009

Fiori

Riccardo non va all'asilo, va dai nonni. Di fronte casa dei nonni c'è un grande parco.
Ieri pomeriggio il nonno è tornato prima da lavoro e si è messo a passeggiare con Riccardo per il prato, già pieno di margherite.
Ad un certo punto li raggiungo, mio babbo ha in mano due margherite chiuse e rosse, dice rivolto al piccolo:
"Di chi sono queste margherite?"
Riccardo le prende dalle mani del nonno e mi si avvicina con un sorriso meraviglioso dicendo:
"Della mamma!" e allunga la sua manina cicciottella con questi due magnifici fiori.
Che devo dire, uno dei momenti più belli della mia vita?
Io amo quel bimbo di un amore così grande che non posso tenerlo dentro, così lo faccio volare alto nel cielo, fino al sole, le nuvole e le stelle, perchè tanto non ne rimarrò mai senza.

venerdì 6 marzo 2009

Misurare il tempo

Dal momento in cui sono rimasta incinta molte cose sono cambiate, fra queste il mio modo di pensare il tempo.
Ora, quando si parla di un avvenimento e ci si chiede: "in che anno è stato?" io ragiono così:
"Il 2005 perchè non ero ancora incinta!"
La pancia rappresenta uno spartiacque, la mia vita prima e la mia vita ora.
Perchè, sebbene abbiano tanti punti in comune, sono due vite diverse.
Questo mi fa venire in mente il modo di contare il tempo dei miei vecchi, mia nonna e la Maria (matrigna del secondo marito di mia nonna!!) parlavano non di anni ma di avvenienti.
La vita era scandita da nascite, morti e matrimoni. Era la concezione circolare del tempo, circolare come le stagioni, i raccolti, la vita e la morte.
Quanto penso al tempo di un avvenimento mi chiedo se c'era Riccardo, e in base a questo lo colloco prima o dopo il 2006... mi viene naturale, come la vita e la morte...

Pioggia

Qui a Ravenna piove.
Da giorni.
Scusa buona per tirare fuori ombrellino e mantellina!
Ho comprato un bellissimo ombrellino con le orecchie e la faccina da orsetto, il mio pastrocchio che se lo porta in giro è esilarante!
L'altro giorno abbiamo passeggiato sotto la pioggia, tutti contenti.
Ieri abbiamo invece optato per la mantellina rossa, gli stava d'incanto! Il mio piccolo e ciccioso cappuccetto rosso!
Mentre lo guardavo sotto la pioggia ho pensato:
"Non è così difficile trovare qualcosa di bello anche in questa settimana uggiosa!"

martedì 3 marzo 2009

La ninna nanna

Premessa: sono stonata come un campanaccio.
In gravidanza ho letto molto, e ovunque esortavano le mamme a cantare ai loro piccoli.
Così, mettendo al bando la titubanza, ho iniziato a cantare ninne nanne sin dalla prima notte in ospedale.
Una delle canzoni che preferisco è "Pane e ciliegie" di Grazia di Michele, che io canto in modo orribile ma che fa comunque addormentare il mio piccolo (miracoli dell'amore!)
Abbiamo passato un periodo in cui mettavamo su un cd di ninne e lui (a volte pure io) si addormentava ascoltandolo.
Ora ha ricominciato a chiedere le ninne cantate da me, e devo dire che ne sono contenta.
L'altro pomeriggio non voleva fare la nanna, così, nonostante le sue resistenze, l'ho preso in braccio e ho iniziato a cullarlo cantandogli "La bella Tartaruga", la sua canzone preferita.
Finita la prima strofa, già dormiva beato. E' stato un momento molto bello, sapere che la mia voce stonata è comunque per lui una ninna che lo calma e gli da pace è una iniezione di fiducia nelle mie capacità di mamma di crescerlo e amarlo.

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Testo e musica di Grazia Di Michele
Album: Rudji
rudji
Interpretato assieme a Tosca nell'album collettivo "Fatto per un mondo migliore" [1995]

Tutte le stelle si sono spente, l'amore mio non vede
tutte le acque si sono seccate, l'amore mio ha sete
tutte le terre sono bruciate, l'amore mio ha fame
tutte le favole le ho scordate, l'amore mio non dorme

Dormi, dormi, la notte passerà
dormi, dormi, la guerra finirà

Tutte le guerre si sono fermate, l'amore mio ha pace
tutte le vele strappate dai venti, l'amore mio le cuce
tutte le greggi sono tornate, l'amore mio le conta
tutte le rondini fanno il nido, dove lui s'addormenta

Dormi, dormi, la notte passerà
dormi, dormi, la vita tornerà

Tutte le terre di spighe d'oro, domani avranno pane
dormi, dormi
(Coro)
tutte le guerre si sono fermate, l'amore mio ha pace
tutte le vele strappate dai venti, l'amore mio le cuce
tutte le greggi sono tornate, l'amore mio le conta
tutte le favole le ho ricordate, l'amore mio le ascolta
tutte le terre dorate di spighe, domani avranno pane

pane e ciliegie per il mio amore, l'amore mio che dorme

domenica 1 marzo 2009

Vola vola palloncino

In giro per Ravenna fioccano negozi che ti gonfiano i palloncini ad elio, così volano.
Neanche a dire Riccardo ci va matto. Il costo è tutt'altro che irrisorio, si va da 1 a oltre 2 euro. Cerco quindi quelli che durano più a lungo.
Il primo esperimento è stato sabato scorso, negozio del centro, ne gonfio due (vedi foto). Giriamo un po', andiamo in giostra e poi l'immancabile tappa in libreria.
Libreria ricavata da una casa storica, con alti soffitti a volta.
Arriviamo alla cassa, e Riccardo ha la brillante idea di slacciare i palloncini che volano leggiadri a 3 metri di altezza.
Il quarto d'ora successivo vede impegnati me e un commesso paziente e volenteroso nel cercare di recuperare i palloncini, mentre il pargolo frignava "palloncini!!"
Portati a casa il giorno dopo erano già a metà altezza!
Venerdì nuovo esperimento, più cari ma devo dire molto più belli e duraturi, ancora si librano colorati e allegri sulle nostre teste.